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LO SPEZIA BASKET CLUB VUOLE VENDICARE L’ANDATA

Tigullio bestia nera stagionale: i bianconeri sono chiamati ad una prova di maturità e di crescita. Coach Padovan avrà finalmente a disposizione tutto il roster, con la “sola” esclusione di Russo.
Furono i sammargheritesi ad imporre, tre mesi fa, il primo stop stagionale ai ragazzi di Danilo Caluri. Al termine di un match passato ad inseguire i bianconeri, riuscirono ad agguantare il pareggio e, in un tempo supplementare, a conquistare i due punti in palio.
Se quello di Santa Margherita è un parquet non facile, la squadra di coach Pezzi sta dimostrando di essere ostica anche fuori dalle mura amiche. Chiedere, per l’esempio più recente, all’Ospedaletti, contro il quale il Tigullio si è imposto, in modo convincente e senza troppa fatica, con un netto 59-76. I sammargheritesi, in questa stagione, sembrano essere la bestia nera della Tarros, sconfitta sia in campionato, come abbiamo già ricordato, sia in amichevole.

Domenica al PalaSprint, i bianconeri andranno quindi alla ricerca della rivincita. “Sarà una partita tosta – afferma coach Padovan – ci serviranno, come non mai, concentrazione ed umiltà. Il Tigullio, per le proprie caratteristiche e per come gioca, è in grado di metterci in difficoltà, come ha già dimostrato; sono difficili da affrontare, in particolare, negli accoppiamenti difensivi. Dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo, come sempre del resto, ma davvero senza alcun minimo calo di tensione. Loro si sono anche rinforzati con un buon acquisto, incrementando ulteriormente organico e potenziale”.

I rinforzi, in casa bianconera, arrivano invece dallo svuotarsi dell’infermeria: in attesa di vedere sul parquet, finalmente, il lungodegente Russo, per il quale bisogna ancora aspettare, tutti gli altri uomini del roster sono infatti disponibili, con il rientro di Samuele Santoni. Insomma, già questa, dopo mesi particolarmente travagliati, è una buona notizia. Palla a due domenica 29 gennaio alle ore 18.00. Arbitrano Luca Rezzoagli di Rapallo (GE) e Nicolò Metti di Genova.